Sauvignon
Il Sauvignon è un vitigno che riveste un ruolo centrale nella storia della famiglia Venica.
“Ronco del Cerò” Sauvignon Collio, che richiama la località Cerò (toponimo di zona) dove nonno Daniele acquistò il primo casolare, evoca le origini della cantina Venica & Venica.
“Ronco delle Mele” Sauvignon Collio, invece, viene prodotto laddove, nel rispetto dell’agricoltura promiscua di un tempo, Daniele Venica piantò diversi alberi di mele. Ma questo vino si fa anche custode e portavoce di un cambiamento epocale nella storia del Sauvignon: fa conoscere al mondo la selezione del clone R3 di Rauscedo.
Fu infatti in questa località, nelle Grave del Friuli, che nel 1961 venne identificata la pianta madre di quello che è oggi il clone di Sauvignon Blanc più diffuso nel mondo. E nel lontano 1984 Gianni e Giorgio Venica piantarono a Ronco Mele le prime barbatelle di Sauvignon R3; barbatelle che dal 1995 germogliano il vino divenuto simbolo di Venica & Venica e tra i più premiati in Italia.
Sauvignon
Il Sauvignon è un vitigno che riveste un ruolo centrale nella storia della famiglia Venica.
“Ronco del Cerò” Sauvignon Collio, che richiama la località Cerò (toponimo di zona) dove nonno Daniele acquistò il primo casolare, evoca le origini della cantina Venica & Venica.
“Ronco delle Mele” Sauvignon Collio, invece, viene prodotto laddove, nel rispetto dell’agricoltura promiscua di un tempo, Daniele Venica piantò diversi alberi di mele. Ma questo vino si fa anche custode e portavoce di un cambiamento epocale nella storia del Sauvignon: fa conoscere al mondo la selezione del clone R3 di Rauscedo.
Fu infatti in questa località, nelle Grave del Friuli, che nel 1961 venne identificata la pianta madre di quello che è oggi il clone di Sauvignon Blanc più diffuso nel mondo. E nel lontano 1984 Gianni e Giorgio Venica piantarono a Ronco Mele le prime barbatelle di Sauvignon R3; barbatelle che dal 1995 germogliano il vino divenuto simbolo di Venica & Venica e tra i più premiati in Italia.
La storia del Sauvignon blanc
Varietà a bacca bianca originaria della Francia, il Sauvignon blanc è uno dei vitigni internazionali più conosciuti al mondo.
Il suo nome deriva da “sauvage”, selvatico, per le sue origini di pianta autoctona.
I biotipi si differenziano dal punto di vista morfologico (grandezza del grappolo e vigore della pianta) e dal punto di vista fisiologico (componenti aromatiche). I più noti biotipi di Sauvignon blanc sono infatti il Sauvignon piccolo o giallo e il Sauvignon grosso o verde.
Il Sauvignon
nel Collio
Arrivato in Italia dal bordolese, il Sauvignon ha trovato la sua casa ideale sulle colline del Collio. In questo suolo, infatti, composto da marne e arenarie di origini oceaniche, che donano alle viti nutrimento e ricchezza di minerali, il Sauvignon blanc ha fatto propria la variabilità della Ponca e del suo clima.
Sul Collio questo vitigno ha saputo cioè nel tempo incarnare le peculiari proprietà del terroir; il carattere distintivo del Sauvignon del Collio è così la sua indole minerale e salina, consistente e strutturata.
E qui, dove le uve a bacca bianca sono le vere protagoniste, il Sauvignon DOC Collio è diventato parte delle sfumature d’oro che i vini bianchi del Collio raccontano. Tanto da essere considerato, a tutti gli effetti, un vitigno autoctono.
Il Sauvignon
nel Collio
Arrivato in Italia dal bordolese, il Sauvignon ha trovato la sua casa ideale sulle colline del Collio. In questo suolo, infatti, composto da marne e arenarie di origini oceaniche, che donano alle viti nutrimento e ricchezza di minerali, il Sauvignon blanc ha fatto propria la variabilità della Ponca e del suo clima.
Sul Collio questo vitigno ha saputo cioè nel tempo incarnare le peculiari proprietà del terroir; il carattere distintivo del Sauvignon del Collio è così la sua indole minerale e salina, consistente e strutturata.
E qui, dove le uve a bacca bianca sono le vere protagoniste, il Sauvignon DOC Collio è diventato parte delle sfumature d’oro che i vini bianchi del Collio raccontano. Tanto da essere considerato, a tutti gli effetti, un vitigno autoctono.
R3, il primo clone di Sauvignon VCR.
Anche Venica & Venica vede nel Sauvignon un vitigno autoctono ad onorem capace di rivelare ed esprimere perfettamente il carattere del Collio.
Le radici del legame della famiglia Venica con le viti e le uve Sauvignon sono profonde. Infatti fin dal 1984 i fratelli Gianni e Giorgio Venica, dopo una lunga osservazione delle caratteristiche pedoclimatiche della collina Cerò, orientata verso le Alpi Giulie, individuarono nell’esposizione a nord-ovest il sito ideale per vini bianchi di grande impronta aromatica.
Qui piantarono le prime barbatelle di Sauvignon. Non barbatelle biotipi, ma cloni omologati VCR: le barbatelle Sauvignon R3.
Selezionato nel 1961 e impiantato nel 1969 nelle Grave del Friuli, l’R3 segna, e Carlo Petrussi lo conferma, l’inizio della storia dei cloni. “Si sono scelti – si legge sul documento ufficiale di selezione – alcuni ceppi per individuare il Sauvignon a grappolo medio non troppo compatto, ad acino grosso, di colore giallo, profumato e resistente alla Botrytis”.
Il clone Sauvignon R3 dà un vino dal profumo delicato ma intenso. Ha un profilo aromatico sopra la media, caratterizzato da marcate ed eleganti note verdi. E se c’è una cosa che la famiglia Venica ama donare è la bellezza delle infinite tinte verdi del Collio: il progetto Ronco Mele, coi suoi spiccati e smaglianti verdi profili aromatici, ne è perfetto compendio.
Le caratteristiche del Sauvignon e le sue sfumature.
Le zone collinari del Collio sono la culla di vini bianchi avvolgenti, importanti e minerali. Con una buona acidità che conferisce loro freschezza e dona capacità e profondità di invecchiamento.
Il Sauvignon è un figlio corposo e avvolgente di queste colline, capace di esprimersi e di far rivelare il territorio in un ampio spettro di sfumature olfattive e gustative. I due Sauvignon Venica & Venica ne sono un caratteristico esempio.
“Ronco del Cerò” Sauvignon, le cui uve provengono da vigneti esposti anche a Sud, rivela note fruttate e calde. È vivace e sapido, ma anche morbido e vellutato. “Ronco delle Mele”, invece, regala una complessità incredibile. È l’eleganza a fare da padrona, accompagnando olfatto e gusto in una danza di note vegetali che abbracciano delicate note agrumate.
Le sfumature di colore non possono che essere magiche virate di verdi: riflessi verde chiaro per “Ronco del Cerò”, verde e carico oro per “Ronco delle Mele”.
Ronco
delle Mele
Questo vino Sauvignon del Collio prende il suo nome, affascinante e suggestivo, dall’omonimo vigneto di provenienza delle uve che lo rendono così speciale.
I Nostri Sauvignon
Ronco
del Cerò
Il Sauvignon “Ronco del Cerò”, quindi, è un vino particolarmente importante per i vignaioli di Dolegna, poiché evocativo delle origini della cantina e storicamente legato alle quattro generazioni della famiglia.
Extempore
“Ex tempore” significa all’improvviso ed è legato a un qualcosa di non atteso e pianificato; nessun’altra parola potrebbe esprimere meglio il nostro stato d’animo quando, per la prima volta, abbiamo assaggiato questo vino.
I nostri Sauvignon
Ronco delle Mele
Questo vino Sauvignon del Collio prende il suo nome, affascinante e suggestivo, dall’omonimo vigneto di provenienza delle uve che lo rendono così speciale.
Ronco del Cerò
Il Sauvignon “Ronco del Cerò”, quindi, è un vino particolarmente importante per i vignaioli di Dolegna, poiché evocativo delle origini della cantina e storicamente legato alle quattro generazioni della famiglia.