I fratelli Gianni e Giorgio Venica hanno ampliato l’azienda che, fondata nel 1921 dal nonno Daniele, è poi passata attraverso il padre Adelchi, raggiungendo i 29 ettari in proprietà, cui ne vanno sommati altri cinque in affitto. Pochi anni addietro hanno rinnovato la cantina, ingrandendola in maniera molto razionale e dotandosi di una tecnologia, in particolare in acciaio, all’avanguardia. I Venica ritengono che il territorio friulano dia vini già ben strutturati, per cui non è necessario l’uso del legno, che rischia di comprimere la ricchezza e la fragranza degli aromi. In vigna sono seguiti da Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, che assicurano una qualità delle uve assoluta. Poi in cantina prende sempre più mano Gianpaolo, figlio di Gianni, che mira a superare padre e zio, in particolare sui vini rossi. Ornella Venica, donna di pubbliche relazioni e già presidente del Consorzio Collio, seque le attività promozionali. Le bottialie prodotte annualmente sono oltre 260mila. Torna ai vertici qualitativi il Sauvignon Ronco delle Mele, un campione di tipicità, meno aggressivo che in passato, con la pesca gialla caratteristica, note agrumate, fresco e minerale, grasso, lunghissimo. Il Tre Vignis da uve tocai, sauvignon e chardonnay, è elegante e riccamente fruttato, doti che si enfatizzano nel Pinot Bianco. Freschezza e consistenza denotano il Friulano Ronco delle Cime.