Il vino
La storia
Premi
Info tecniche
Alcool in vol. %
Acidità totale ‰ :
Vendemmia
Vinificazione | Affinamento
Imbottigliamento
Info Emozionali
Colore
Note olfattive
Note gustative
Da accompagnare con
Temperatura di servizio
Potenziale di invecchiamento
Il Vino
≪ In abbinamento al sapore del mare di una sapida e croccante frittura di pesce, il palato dolce e fruttato della Malvasia “Pètris” diventa “poesia della terra”, come avrebbe detto il grande Mario Soldati. ≫
Questo è il piacevole commento del giornalista Carlo Cambi, caro amico di famiglia, a proposito della nostra Malvasia.
“Pètris” è il toponimo della zona nella quale si trovano i vigneti. Questo nome richiama con il suo suono anche la parola friulana per “pietra”, ovvero “piere”: la zona, infatti, è caratterizzata da un sottosuolo particolarmente roccioso, dal quale furono prelevate alcune pietre presenti ancora oggi nelle pareti della casa colonica dei Venica.
La Vigna e il Vitigno
Nei territori dell’attuale Italia del Nord-est, a quel tempo parte della Serenissima, la quantità di vino prodotta non era sufficiente a soddisfare il consumo della popolazione, principalmente poiché le varietà presenti non erano particolarmente produttive. I Veneziani avrebbero quindi penetrato la regione peloponnesiaca trasportandone il vitigno della Malvasia, piuttosto redditizia come qualità, attraverso la Dalmazia, fino all’Istria e al Friuli.
I nostri vigneti di Malvasia si trovano all’interno del territorio della DOC Collio.
Il vitigno
Le origini della Malvasia Istriana in Friuli-Venezia Giulia risalgono ai tempi della Repubblica di Venezia, e precisamente al XIII secolo. Si sostiene, infatti, che il vitigno della Malvasia fosse tipico della penisola ellenica, in particolare di una città del Peloponneso esistente ancora oggi e allora chiamata Monembasia o Monovaxia, il cui significato letterale è "porto con una sola entrata", degenerato poi in Malfasia e italianizzato in Malvasia.