Vendemmia 2023: il dono di sole e vento dopo le piogge
La vendemmia è un momento di speranza e promessa per i produttori di vino. L’incipit di un nuovo racconto, quello della creazione di vini nuovi, ognuno con la sua personalità e caratteristiche uniche. Il primo passo verso vini che sapranno catturare l’animo e il carattere dell’anno trascorso.
È un periodo che richiama l'attenzione su quanto il vino sia profondamente legato non solo all’arte dei vignaioli ma anche alla terra, alla stagione e, soprattutto, a mamma Natura.
La vendemmia di quest’anno, che a casa Venica è iniziata il 6 settembre con la raccolta dei grappoli di Pinot Grigio, è stata caratterizzata da un incontro unico tra la pioggia e il sole, con il vento che ha giocato un ruolo cruciale nel processo di maturazione delle uve. Dopo la preoccupazione dell’inusuale pioggia di fine agosto, infatti, il sole è tornato ad abbracciare i vigneti, accompagnato da preziosi refoli di vento.
“Madre Natura ci è venuta in aiuto ancora una volta – spiega Gianni Venica – regalandoci una condizione climatica eccellente per garantire il mantenimento della sanità delle uve, che gradualmente, in base alla tipologia e all’esposizione, grazie al sole e all’azione del vento, arrivano al giusto momento di maturazione”.
Le giornate soleggiate e le notti fresche del Collio di questa vendemmia 2023 sono una testimonianza della potenza della natura e della sua capacità di sorprenderci. Sole e vento, arrivati dopo le piogge, contribuiscono a preservare l’equilibrio naturale delle uve, garantendo la freschezza e l’acidità tipiche dei vini Venica & Venica. Vini che catturano l’anima del Collio e portano con sé la tradizione e la passione della famiglia Venica.
In foto: la famiglia Venica a bordo di un trattore di un trattore d’epoca Lamborghini e alcuni scatti della raccolta delle uve di Pinot Grigio.
Crediti foto: Carola Nitsch